FIBROMIALGIA E L’ORIGINE DELLE EMOZIONI
La fibromialgia come patologia non più sconosciuta, viene spiegata oramai da innumerevoli pubblicazioni.
Io vi parlerò della correlazione con le nostre emozioni ed il rapporto con la nostra coscienza.
Può avere nella vita di tutti i giorni un forte impatto emotivo, dando origine a preoccupazione, tristezza profonda, isolamento, rabbia e disperazione.
Gli aspetti emotivi nella fibromialgia assumono una rilevanza notevole non solo dal punto di vista degli stati psicologici ma soprattutto per la sovrapposizione di questi con gli stessi meccanismi biologici della malattia.
Ricerche dimostrano che le persone con fibromialgia hanno una tendenza maggiore rispetto agli altri di vivere in modo amplificato determinate situazioni di stress psico-fisico, facendo fronte ad esse con un’iperattivazione dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene, principale effetto della risposta individuale di stress; ciò porterebbe a un’alterata produzione di cortisolo (comunemente chiamato “ormone dello stress”) che a sua volta determina un aumento nel rilascio di citochine pro- infiammatorie. Queste ultime entrano in gioco sia nel potenziare i meccanismi depressogeni, sia quelli relativi alla percezione del dolore.
Allo stesso modo alcuni neurotrasmettitori, come la serotonina, agiscono non solo a livello cerebrale modulando ansia e depressione ma intervengono anche nel funzionamento di regolazione dei sistemi discendenti del dolore.
L’emozione, quindi genera dolore (e viceversa) in maniera diretta e immediata, e il processo di sensibilizzazione centrale in alcune porzioni neuronali può essere alla base di entrambi gli aspetti della sindrome fibromialgica, cioè quello somatico e quello emotivo.
Importante capire, e che, occorre un percorso diverso a seconda di come la persona reagisce; si potrà avere un percorso personale, mentre per altri un percorso psicologico, in modo da valutare come affrontare la quotidianità e l’approccio davanti alle diverse circostanze della vita.
Individuare disturbi psicologici che possono influire sulla percezione del dolore o sulla tendenza a sviluppare sintomi fisici in relazione a difficoltà emotive (disturbo da sintomi somatici).